Il territorio del Comune di Canna (CS) è cartografato nel foglio 212 tav.III NO dell’I.G.M. carta d’Italia. Esso fa parte della zona interna dell’Alto Jonio Cosentino, al confine Calabro- Lucano, a quota media di m. 380 sul livello del mare. Dal punto di vista sismico è incluso fra i Comuni a sismicità di seconda categoria (art.31 legge 64 del 2/2/1974). L’abitato di Canna è ubicato su una estesa coltre detritica prodotta da un accelerato disfacimento dei sedimenti del Serrone di Nocara durante l’Olocene, poggiante su formazioni geologiche flyscioide, età Cretaceo-Eocene, geometricamente sovrapposte o accostate. Attualmente questa coltre si presenta come un ammasso detritico formato da blocchi di dimensioni fino a 10 mc, rotolati a valle e immersi in una matrice sabbiosa-terrosa. Lo spessore varia da pochi metri fino a 18 metri nella zona centrale dell’abitato.
E’ a causa della conformazione idrogeologica che si deve la presenza di numerose faglie in varie zone. Le frane più rilevanti sono a SW dell’abitato (Plaza-Convento) e a NE (Canale S. Acqua). In genere, le emergenze acque sono presenti al contatto tra terreni permeabili (depositi detritici superficiali) ed il substrato argilloso impermeabile. Perciò nelle vicinanze dell’abitato, e specialmente a valle, vi sono diverse sorgenti (la fontana di Canna, Lamanna, Convento, Massa) molto attive, perenni, e rappresentano sicuramente la fuoriuscita di falda che si raccoglie nelle sovrastanti aree depressionarie. Questa ricchezza naturale di acque è stata testimoniata dallo storico Giustiniani nel 1832 (vedi Home Page di questo sito).