In ricordo di DomenicoAntonio
Oggi, 19 novembre 2003, è un giorno triste per noi cannesi.
Il Sindaco ha proclamato il lutto cittadino; e alla mestizia di tutti noi sembra si sia
associato anche il cielo che, dal limpido cristallino dei giorni scorsi, si è ammantato
di un grigio plumbeo.
Per la Chiesa, invece, è un giorno di festa perchè un figlio GIUSTO, che ha
osservato naturalmente gli insegnamenti della Fede Cristiana, ha raggiunto la casa del
Padre: Domenicantonio Catapano, Sindaco di Canna per ben 16 anni, ci ha
prematuramente lasciato.
Caro Domenico, abbiamo condiviso con te, con Franca ed i tuoi familiari tutti
i giorni della tua lunga sofferenza e sperato invano in una miracolosa guarigione.
Hai lasciato un vuoto incolmabile sia nella tua famiglia, che tra gli amici e la
popolazione. Sei stato il Sindaco di tutti: hai trattato allo stesso modo sostenitori
ed avversari politici. Quando hai potuto, hai fatto del bene alla Comunità ed ai singoli
cittadini. Ma la cosa più importante, però, è che non hai fatto del male a nessuno.
Hai amato il prossimo nel vero senso Cristiano.
Nell’ultima legislatura, in cui tu sei stato capogruppo di minoranza ed io
difensore civico, ho avuto modo di apprezzare ancora di più la bontà e la mitezza del
tuo carattere. Ci siamo trovati sempre in sintonia nell’individuare i problemi
amministrativi e nel suggerire i provvedimenti da adottare.
Ora che non sei più tra noi, tutti diranno: “or vedo: era pur grande! era pur buono!”
Attingendo alla prima lettura di Domenica scorsa, oso ripetere: “molti di quelli che
dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri
alla vergogna e per l’infamia eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del
firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le
stelle per sempre”. Tu sicuramente sarai tra questi.
Addio, caro Domenico.
Federico